Cinque minuti di nostalgia
Almeno una volta all’anno la nostalgia mi cattura. Solitamente non accade nulla di particolare che faccia presagire questo momento. Spesso è solo un alito di vento che arriva ad anticipare il profumo di un ricordo. Oppure il cinguettio di un uccellino che accarezza il mio orecchio. A volte può essere semplicemente la vista dell’abete dalla mia finestra a risvegliare in me la voglia di viaggiare. Allora chiudo gli occhi e immagino di essere lontano, lì dove mi sento meglio e sono felice, ad Avelengo.